Negli ultimi tempi la crisi è riuscita a mutare il concetto di lusso, portandolo dal desiderio di possesso di oggetti materiali destinati a pochi, al desiderio di vivere esperienze emozionali di qualità. Cenare in un ristorante super stellato, degustare cibo pregiato, bere un vino d’eccellenza, soggiornare in una struttura esclusiva sono esperienze che suscitano emozioni e vengono considerati dei veri e propri lussi.
E se l’Italia si colloca al primo posto tra le destinazioni del turismo di lusso emozionale, i vini italiani d’eccellenza risultano essere sempre più apprezzati a livello mondiale. Nel 2014 infatti i vini di pregio battuti nelle aste internazionali sono aumentati, sia in quantità sia in valore (+13%); in particolare, i vini d’eccellenza (+47%), veri campioni del “Lusso Made in Italy”, hanno battuto i francesi di Bordeaux e di Borgogna (-1%) per prezzi di battitura.
Il New York Times e il Bunte osannano Ornellaia e Sassicaia tra i brand vinicoli italiani di alta gamma più citati e apprezzati; infatti secondo due ricerche commissionate da Ornellaia al Censis ed alla casa d’aste Sotheby’s, illustrate in occasione della presentazione del progetto “Vendemmia d’Artista”, quest’ultima risulterebbe un investimento più sicuro di oro o petrolio.
Vendemmia d’Artista è il progetto di Ornellaia che da sette edizioni unisce il vino ad un altro simbolo italiano, l’arte e con il cui ricavato sostiene ogni espressione artistica attraverso Fondazioni di tutto il mondo. Ogni anno un artista di fama internazionale viene incaricato di realizzare un’opera d’arte che catturi l’essenza del vino, l’individualità dell’annata e la sua specifica personalità. Quest’anno è toccato all’artista svizzero John Armleder interpretare “L’incanto”: carattere della vendemmia Ornellaia 2012.
Impariamo quindi a concederci “piccoli lussi”, volgendo lo sguardo non troppo lontano dalla nostra terra, eccellenza del lusso nell’hospitality e nell’enogastronomia e portabandiera dei nuovi beni di lusso.
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