Dallo scorso 13 aprile al 24 maggio lo champagne diventa arte grazie alla Veuve Clicquot Tower, una time capsule, opera del designer Luca Trazzi, collocata nel cortile seicentesco dell’Università degli Studi di Milano, già palcoscenico della Mostra Evento del mensile Interni “Energy for Creativity”con installazioni in linea con il tema di Expo Milano 2015
La torre reinventa il Design della bottiglia di Champagne e racchiude, nella struttura dall’inconfondibile colore Giallo Clicquot il sogno di una donna innovativa e i simboli del patrimonio della Maison:
- Hôtel du Marc a Reims, aperto unicamente agli ospiti invitati da Veuve Clicquot per scoprire le Cuvée e la storia della Maison.
- Le cantine di gesso scavate dai Romani a Reims a partire dal IV secolo d.C. e trasformate in cantine, proteggono e accompagnano l’invecchiamento delle bottiglie.
- L’ancora, simbolo di speranza di origine cristiana, scelta dal fondatore Philippe Clicquot come marchio per il tappo, unico segno distintivo prima della comparsa delle etichette.
- La cometa, ricordando il 1811, quando la cometa Harley attraversò il cielo regalando al mondo una delle migliori vendemmie di tutti i tempi e Madame Clicquot riuscì ad ottenere anche oltre le frontiere una reputazione d’eccellenza.
- L’arte della caraffa, adottata unicamente dallaVeuve Clicquot tra le varie Maison.
Infatti il Demi-Sec, lo Champagne ideale da consumare al momento del dessert viene scaraffato non decantato solo qualche minuto prima di essere servito in quanto lo Champagne è già limpido e non ci sono sedimenti da eliminare. In questo modo si mette in risalto la sua splendida tonalità dorata e in termini sensoriali, ne aumenta la rotondità; togliendo energia alle bollicine, il vino si apre e diventa più ricco, una meravigliosa sensazione con cui rifinire il pasto.
L’installazione della Veuve Clicquot Tower è una vera chicca da non lasciarsi sfuggire proprio a pochi giorni dall’inizio della tanto discussa EXPO 2015
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