Gli anni scorsi, a primeggiare fra gli accessori di lusso più imitati c’erano le borse in tela monogram di Louis Vuitton, che fra copie ben fatte ed altre di dubbio gusto si vedevano davvero dappertutto. Poi nel 2013 Dior ha ideato gli orecchini Mise en Dior d’ispirazione tribale e c’é stata l’inversione di rotta: le imitazioni sono davvero ovunque, le vende il negozio di souvenirs, le vendono gli ambulanti in spiaggia, poi ci sono le imitazioni ben fatte che si trovano in gioielleria, in argento e perle classiche o colorate. Perché due anni fa gli orecchini Mise en Dior erano proprio prima di tutto il frutto dell’unione di una perla in resina da 8 mm per la parte anteriore del lobo e di una dalle dimensioni più importanti,16 mm, pensata per impreziosire la parte posteriore del lobo, insomma il giusto mix fra tradizione e contemporaneità. Poi c’erano le varianti colorate, sempre apprezzate ma forse non allo stesso modo. Da portare in coppia, o come red carpet impone ancora oggi, su un solo orecchio.
Visto il successo degli orecchini Mise en Dior, il loro stile nel corso dei due anni si é decisamente evoluto, li abbiamo visti arricchirsi di cristalli e bagliori, li abbiamo visti con finiture importanti come quelle in oro e palladio.
E per l’autunno/inverno 2015 la maison d’oltralpe cosa propone, dopo due anni ma soprattutto dopo aver realizzato otto diverse collezioni?
Tanta luce in primis. Ma anche textures vellutate, matte e coloratissime, trasparenze e leggerezza.
C’e la variante con finitura oro e cristalli rosa dal taglio a barchetta o dalle dimensioni micro, poi ancora cristalli a barchetta grigi proposti in versioni ton sur ton su sfere palladio, stelle che si vestono di bagliori dorati e cristalli trasparenti dal taglio a barchetta che vanno ad illuminare tonalità neutre da portare tutti i giorni, tutto questo senza dimenticare l’intramontabile nero per le occasioni speciali e l’eleganza del blu, marmorizzato.
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