Non più semplice sanitario, né singolo elemento di arredamento: è il bidet tecnologico. Pensato e realizzato per favorire l’igiene intima, diventa oggi uno strumento per vivere una vera e propria esperienza.
Seguendo le usanze giapponesi, nei cui bagni i water assumono un ruolo centrale con getti d’acqua, musiche rilassanti e cromoterapia, i bidet moderni segnano un nuovo orizzonte per la tecnologia.
Dal Giappone con furore
In Giappone infatti la moda ha preso piede partire dagli anni settanta. Sia negli ambienti pubblici che nelle case private, i “washlet” hanno trasformato la routine quotidiana, facendo dei sanitari delle vere e proprie astronavi. Multifunzionali, a volte complessi da usare, sono diventati una nuova ossessione per i patiti di tecnologia e design. Anche l’Italia inizia ad avvicinarsi a questo nuovo concetto di sanitari, sulla scia dell’esplosione del nuovo mercato.
Come fosse un gadget, il bidet tecnologico punta a soddisfare le più piccole manie dei proprietari, coccolandoli e assecondando il (pigro) desiderio di essere costantemente viziati.
Apertura automatica, ceramiche riscaldate, getti d’acqua regolabili per intensità e direzione, led colorati, aria calda per asciugare… sono solo alcune delle caratteristiche di questi wc bidet.
Frutto del lavoro di designer e ingegneri, nascondono nel loro aspetto minimale una grande attenzione per l’efficienza, rendendo la permanenza nel bagno sempre più piacevole.
Bidet tecnologico, un lusso o una nuova necessità?
I modelli più lussuosi hanno anche la connessione Wi-Fi e possono essere inseriti nei progetti di domotica della propria abitazione. Impostando e salvando le proprie abitudini si avrà la sensazione di sentirsi davvero a casa, senza dover accontentarsi di un bagno qualunque.
Tutte le scelte possono essere eseguite con un telecomando, il moderno scettro, con cui oggi è possibile comandare tutte le tecnologie a nostra disposizione. Una App sullo smartphone permette poi di scegliere la musica più adatta per personalizzare ancora di più l’esperienza.
Alcune marche giapponesi propongono inoltre la funzione di analisi di urine e feci, trasmettendo i dati al medico di famiglia.
Ma questi bidet rispondono davvero a delle necessità concrete dell’uomo: un’igiene più accurata, un momento di relax? O sono forse la nuova frontiera del consumismo? Il mercato si è inventato un nuovo giocattolo di cui renderci schiavi?
E se risulta difficile prendere sul serio questi complicatissimi strumenti, in cui pigiare un tasto dà il via ad una vera e propria avventura, ci si deve ricordare che si tratta di pezzi ricercati e spesso molto costosi. Per i modelli più avanzati si parla infatti anche di 5000 euro, non poco per un unico sanitario.
Ma il bidet tecnologico non permette di espletare semplicemente un bisogno fisiologico, questo garantisce un completo trattamento igienico e sanitario.
D’altra parte dedichiamo attenzioni ad ogni parte del corpo, perché non degnare di altrettanta cura anche quelle più intime? Il rischio che si corre è forse solo quello di cadere nella trappola tecnologica. Abituarsi a lasciare fare tutto ai macchinari. Diventarne schiavi per poi dimenticarsi la semplicità dei gesti manuali, di quando anche nel bagno si era soli davvero, nel pieno della propria intimità.
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